Dotto lacrimale chiuso

Dotto lacrimale chiuso nei neonati: cosa fare?

Il dotto lacrimale chiuso, definito anche come “dacriostenosi” è una patologia dell’occhio che coinvolge 1 neonato su 4. Si può manifestare nelle prime settimane di vita o anche nei mesi successivi.

In questi casi si ha una mancata apertura del dotto lacrimale, e non avendo un corretto drenaggio, l’occhio del neonato appare al mattino appiccicoso, con una sostanza bianco-gialla nell’angolo interno dell’occhio.

Oltre a questa secrezione, l’occhio continua a lacrimare causando gonfiore e rossore, portando in alcuni casi anche congiuntivite ed altri infezioni batteriche.

Le lacrime sono secrete da una ghiandola situata sopra l’occhio e proteggono, puliscono e umidificano l’occhio.

In seguito, le lacrime vengono eliminate con l’evaporazione, scorrendo lungo le guance e dal sistema naso-lacrimale, che si trova nell’angolo dell’occhio vicino alla base del naso.

Questo sistema è composto da tubicini, che recuperano e trasportano le lacrime e comunicano direttamente con la cavità nasale. Questo spiega perché il naso cola quando si piange!

Il 25-30% dei neonati ha un dotto lacrimale chiuso alla nascita, e di questi solo il 3% è patologico.

Grazie alle indicazioni mediche ed hai trattamenti osteopatici si riesce a ridurre o limitare possibili infezioni all’occhio. Se l’ostruzione non si risolve bisogna intervenire chirurgicamente.

La causa di questa ostruzione (parziale o totale), può essere associata ad un parto prematuro, traumatico o travaglio con spinte importanti creando un disequilibrio nella formazione delle strutture osseo-cartilaginee.


Vita intrauterina e parto: il primo trauma della vita

Durante la gravidanza, ci sono forze causate dalla posizione all’interno dell’utero che  possono interferire sullo sviluppo del cranio e della faccia.

Anche quando un parto risulta normale e sembra essere completamente privo di traumi, la compressione sul cranio e sul viso del bambino durante il parto, può comunque alterare la qualità dei tessuti e la circolazione del viso.

Una delle problematiche che può portare questo, è il dotto lacrimale chiuso. Oltre a questa problematica le tensioni intrauterine possono far sviluppare plagiocefalia, testa piatta, problemi di suzione, coliche, reflusso, torcicollo, piede torto..


Dotto lacrimale chiuso

Come sbloccare il dotto lacrimale chiuso con l’osteopatia?

Innanzitutto, vi è un tasso di risoluzione spontanea notevolmente alto (> 90%) durante i primi 12 mesi di vita.

Tuttavia il trattamento osteopatico può aiutare a risolvere questo problema il prima possibile e migliorare il comfort del bambino ma anche ad evitare infezioni e ripetute pulizie da parte dei genitori.

Alla nascita e durante i primi mesi, le ossa del cranio del neonato non sono saldate, quindi il cranio è flessibile e deformabile. Questa deformabilità è necessaria per consentire al cranio di passare attraverso un piccolo spazio (cioè il bacino).

Se le forze di compressione del parto sono troppo importanti, le ossa del cranio potrebbero non essere in grado di riespandersi completamente e tornare alle loro posizioni dopo la nascita.

Il trattamento osteopatico consiste nel verificare la mobilità e la flessibilità del cranio in modo da consentire al sistema naso-lacrimale di funzionare correttamente a livello meccanico, neurologico e circolatorio. 

Certo, sarà importante garantire la buona mobilità di tutto il corpo (articolazioni, organi, fascia e membrane).

Il tuo Osteopata pediatrico utilizzerà tecniche manuali delicate per trattare i neonati e fornirà consigli su come eseguire il massaggio del dotto lacrimale (massaggio Crigler).

Di solito bastano poche sedute osteopatiche, vanno generalmente da una tre sedute osteopatiche per risolvere il problema. In ogni caso, è sempre utile provare l’osteopatia prima di fare altre terapie più invasive, come una procedura di sondaggio, che può richiedere l’anestesia.

Prima di vedere un Osteopata, è importante consultare il proprio medico per eliminare un’eventuale patologia medica che potrebbe avere gli stessi sintomi e segni di un dotto lacrimale chiuso.


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Articolo scritto da Sebastian Guzzetti

Osteopata e socio Roi (Registro Osteopati Italia), laureato in Scienze Motorie con una specializzazione in Scienza dello Sport. Ho seguito numerosi post-graduate tra cui Osteopatia Pediatrica, Donna in gravidanza, Biotipologie, Valutazione Posturale, Manipolazione viscerale.. Lavoro presso il mio studio di osteopatia a Bergamo, in via Bellini 15 ed a Treviglio con la squadra di pallacanestro di serie A2 – Blubasket Treviglio. Inoltre collabora con i centri Philofit di Valenza e Treviso. 


Bibliografia

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Osteopathic manipulative treatment for pediatric conditions: a systematic review – P. Posadzki,  M. Soo LeeE. Ernst

Efficacy of the osteopathic technique of lacrimalis bone release in children with congenital naso- lacrimal duct obstruction – Navarro JP, Capo, Giner JV. 

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