In questo articolo parleremo di Pubalgia, una sindrome dolorosa molto complessa in cui varie strutture anatomiche influenzano in modo importante la regolare attività sportiva, causando anche lunghi periodi di interruzione; è una patologia che può colpire anche le donne in Gravidanza.
Cosa è la Pubalgia
La Pubalgia è un termine con il quale si può identificare un’infiammazione cronica del pube e delle strutture vicine, come inguine, addominale e testicolo.
Solitamente le persone maggiormente colpite da Pubalgia sono gli atleti che hanno uno squilibrio muscolare tra gli adduttori ed il retto addominale, che porta ad un sovraccarico posturale sui tendini interessati creando così una situazione di infiammazione cronica. (1)
Anatomia del bacino
Quando parliamo di Pubalgia, dobbiamo tenere in considerazione l’anatomia di tutto il corpo, ma in modo più specifico del bacino. Quando parliamo delle ossa del bacino, possiamo indentificare i due femori, l’osso sacro e il coccige ed infine la fuscione dei due ilei con gli ischi ed il pube.
Tutti i muscoli che si inseriscono sulla sinfisi pubica, l’articolazione che unisce anteriormente i due ilei, sono da valutare in modo specifico.
Parleremo dei muscoli antero-laterali dell’addome (obliquo esterno e interno, il trasverso dell’addome ed il retto addominale) e la muscolatura adduttoria della coscia (pettineo, gracile, adduttore lungo e breve ed il grande adduttore).
Di tutti questi muscoli che si inseriscono sulla sinfisi pubica, i più importanti sono sicuramente il retto addominale e l’adduttore lungo, che mantengono la stabilità sul piano sagittale del bacino. (2)(3)
Quali sono le cause della Pubalgia ?
La Pubalgia colpisce maggiormente gli sportivi, soprattutto i calciatori, maratoneti e gli sport di pattinaggio.
In generale gli sportivi più colpiti da pubalgia sono quelli che eseguono dei movimenti ripetitivi ad alta intensità, come il calciare, ruotare e torcersi oppure effettuare molti cambi di direzioni: questi movimenti aumentano la probabilità di incorrere in una Pubalgia. (4)
Gli atleti che soffrono di Pubalgia solitamente sono uomini con un’età inferiore ai 40 anni. Forse perchè ci sono più uomini che praticano questi tipi di attività più “rischiose” per la Pubalgia.
Un’altra ragione è perchè possiamo identificare una sinfisi pubica più larga e quindi meno soggetta alle tensioni muscolari nel bacino delle donne.
Una terza possibilità è che il bacino della donna è più largo ed ha un angolo della sinfisi pubica migliore, in grado di distribuire al meglio le forze mucolari. Ecco che le donne hanno una predisposizione migliore per la stabilizzazione del bacino e quindi sono meno soggette alla Pubalgia. (5)
Leggi anche l’articolo sui Dolori in Gravidanza
Esistono tantissime possibili cause di Pubalgia, alcune di queste sono:(6)(7)
1- Sindrome retto-adduttoria
- Entesopatia degli adduttori
- Asimmetria del pube
2- Ernia Sportiva
- patologia mio-aponeurotica della parete posteriore del canale inguinale
- patologia mio-aponeurotica della parete anteriore del canale inguinale
- ernia addominale
3- Patologie del bacino:
- Compressione del nervo ileo-inguinale (nervo otturatore, femoro cutaneo, genitofemorale)
- Squilibri muscolari (Bicipite femorale, ileo-psoas)
- Disfunzioni articolatorie (articolazione della sacroiliaca)
- Problematiche urogenitali (uretra, testicolo o scroto, prostata)
4- Infortuni pregressi
5- Squilibrio muscolare tra muscoli adduttori e addominali
Sintomi della Pubalgia
La maggior parte delle persone che soffrono di pubalgia, hanno i sintomi per mesi o anni prima che sia effettuata una diagnosi specifica.
Il dolore si manifesta in modo profondo ed acuto nella regione del basso addominale, che si può irradiare all’interno coscia, schiena, perineo o scroto.
I sintomi della Pubalgia sono spesso unilaterali, spariscono con il riposo e si presentano con l’attività fisica, come correre, scattare, calciare..
Il dolore si manifesta anche quando si starnutisce o tossisce. In alcune situazioni il dolore può diventare bilaterale, ovvero da entrambi i lati.(8)
Il dolore può variare la posizione anche di giorno in giorno.(9)(10)
Diagnosi della Pubalgia
Effettuare una diagnosi di Pubalgia è molto difficile, questo perchè come già evidenziato, le possibili cause sono molte e l’anatomia del bacino è complessa e può portare a diverse possibili cause.
Il vostro medico potrà sottoporvi a diagnosi strumentali come ecografia (nel 92% si riscontra la presenza di una ernia inguinale), la risonanza magnetica, oppure la tac.
La risonanza magnetica può evidenziare eventuali squilibri muscolari, come un edema da stress, causato dai ripetuti micro-traumi dovuti allo squilibrio muscolare che la sinfisi pubica subisce. (11)
L’utilizzo della Tac invece è meno diffuso in casi di pubalgia. (12)
Come riconoscere la Pubalgia
Per riconoscere se si ha la Pubalgia, il vostro medico vi fara 4 semplici test:
- Adduzione dell’arto inferiore interessato contro resistenza
- Adduzione dell’arto inferiore controlaterale contro resistenza
- Crontrazione sinergica degli adduttori
- Sit up con gambe flesse a 80°
I test risultano positivi se si avverte dolore durante l’esecuzione del movimento. (13)(14)(15)
Trattamento della Pubalgia
Quando vi viene diagnosticata la Pubalgia, il primo trattamento da fare è una VALUTAZIONE POSTURALE, per capire quali sono i muscoli da allungare, quelli da rinforzare e quali sono le aree da migliorare in termini di mobilità articolare.
L’Osteopata attraverso la sua valutazione e trattamento, agisce sul corpo andando a riequilibrare il sistema eliminando la causa del sovraccarico che ha portato alla Pubalgia.
Una volta resettato il sistema da punto di vista posturale, sarebbe bene riposare, e seguire le indicazioni del medico.
Il trattamento della Pubalgia, solitamente prevede dalle 6 alle 8 settimane di riabilitazione, con Trattamenti Osteopatici, riposo, manipolazioni per ridurre la rigidità muscolare, liberare l’articolazione Sacro-Iliaca e l’anca, oltre alla terapia farmacologica, l’utilizzo del Kinesio Taping e rinforzo analitico dei muscoli deboli.
La prima fase della riabilitazione sarà mirata a migliorare la mobilità articolare, allungamento muscolare.
La seconda invece a quella del rinforzo muscolare, più specificamente del core, addominali, lombari e tutti i muscoli dell’anca, quindi glutei, adduttori e bicipiti femorali.
L’obiettivo del trattamento osteopatico per la pubalgia è quello di ristabilire l’equilibrio muscolo-scheletrico del bacino, poi sarà fondamentale effettuare una riabilitazione specifica.
Importante sarà anche la rieducazione neruomuscolare, ovvero il controllo neuromotorio dei vari muscoli, come adduttori e addominali che dovranno contrarsi contemporaneamente al trasverso dell’addome. (12)
Una volta imparata la contrazione del muscolo Trasverso dell’addome, sarà importante controllare anche i muscoli del pavimento pelvico assieme al Multifido, il muscolo stabilizzatore del tronco più importante (13)
Coordinazione, stabilizzazione ed esercizi di propriocezione sono fondamentali per poter riprendere l’attività sportiva senza avere successive ricadute.
Durante il periodo di rinforzo è sempre consigliato effettuare dei trattamenti con un’Osteopata, in modo da correggere eventuali compensi causati dall’allenamento che potrebbero rallentare il rientro.
Il rientro in campo deve avvenire in modo graduale, per poter permettere al corpo di adattarsi di nuovo all’esercizio fisico senza avere compensi.
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a cura di Sebastian Guzzetti,
Osteopata DO – m.Roi; dott. Scienze Motorie e dott. Magistrale in Scienza dello Sport
Bergamo, Giugno 2018
Bibliografia
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Athletic Pubalgia and “Sports Hernia”: Optimal MR Imaging Technique and Findings, Imran M. Omar, Adam C. Zoga, Eoin C. Kavanagh, George Koulouris, Diane Berging, Angela G. Gopez, Willuam B. Morrison, William C. Meyers → Level 1A
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