4. Stretching
Lo Stretching dovrebbe far parte di ogni singolo allenamento.
La corsa è uno sport che tende ad irrigidire la muscolature ed a diminuire la mobilità articolare, basti pensare alla rigidità dei polpacci e della coscia oppure alla poca mobilità della lombare che si avverte appena finiamo di correre.
Lo stretching statico (mantenere il muscolo allungato in una posizione per almeno 45″ o più) andrebbe fatto ogni volta dopo la corsa e non prima, per una durata di 10 o 15 minuti complessivi.
Un’importante raccomandazione sullo stretching in chi percorre più di 20 km è quello di non fare stretching subito dopo aver finito la corsa.
In seguito a distanze di corsa così importanti si hanno numerose micro-lesioni dei muscoli che se messi in tensione con uno stretching importante possono causare infortuni muscolari gravi.
In questi casi si dovrebbe lasciare che il corpo riprenda una condizione di normalità, fare una doccia, mangiare e reintegrare i liquidi persi nella corsa e solo successivamente fare lo stretching passivo.
Ci sono delle regole importanti nello stretching. La più importante è che il dolore non deve mai esserci, la posizione di allungamento deve essere confortabile e mai di tensione o fastidio. Se avvertite una sensazione negativa allentate la posizione e trovatene una più gradevole.
La seconda regola è arrivare alla posizione di allungamento in modo graduale e dolce, senza movimenti bruschi e tensioni, una volta che avete trovato la posizione finale rimaneteci.
Più stretching fate più la vostra flessibilità migliorerà. Una regola base nella prevenzione nella corsa è quella di effettuare lo stretching almeno 3 volte a settimana indipendentemente se corriate o meno.